“Muli” robotici all’US Army
Arrivano i “muli” robotici nelle fila dell’US Army.

Infatti, l’Army ha selezionato General Dynamics Land Systems per produrre lo Small Multipurpose Equipment Transport,, o S-MET, per alleggerire i carichi dei soldati fornendo alle squadre di combattimento della Brigata di Fanteria una capacità da trasporto da “mulo”.
Il contratto è del valore di 162,4 milioni di dollari per la produzione di 624 S-MET. La consegna ai reparti inizierà nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2021.
Caratteristiche del “mulo”
Le capacità operative di base di S-MET includono:
- Sistema di guida senza equipaggio/con equipaggio opzionale;
- Capacità di trasporto pari a 1.000 libbre o 450 kg;
- – Autonomia di oltre 60 miglia in 72 ore;
- Capacità di produrre 3 kilowatt di potenza (stazionaria) e 1 kilowatt (in movimento) che mantengono le apparecchiature e le batterie caricate in movimento.

La procedura di gara accelerata – Fase I
Nell’aprile 2017 l’Army ha emesso un requisito diretto per una rapida acquisizione di materiale con capacità robotica volta a liberare le squadre di combattimento delle Brigate di Fanteria dai pesi non strettamente legati alle esigenze di combattimento.
Peraltro, per accelerare il processo di acquisizione, l’Ufficio Esecutivo del Programma dell’Army per il supporto al combattimento e il supporto al servizio di combattimento, ha definito gli accordi S-MET Phase I Other Transaction Authority (OTA) nel giugno 2017 per otto piattaforme.
Il programma S-MET segna una delle prime Acquisizioni di livello medio (MTA) dell’Army per Rapid Fielding.
Tale modalità di acquisizione comporta la rinuncia al tradizionale processo di acquisizione del Dipartimento della Difesa. Infatti, semplifica la fornitura e l’entrata in servizio delle capacità entro due anni e mezzo, invece del normale periodo di cinque anni.
Le piattaforme candidate iniziali hanno partecipato alla valutazione S-MET Phase I tenutasi nel settembre 2017 a Fort Benning in Georgia. La valutazione ha permesso all’Army di conoscere le capacità di ciascuna delle piattaforme candidate. Questo ha permesso di ottenere i feedback operativi in base alle interazioni dei soldati con i sistemi S-MET candidati.
Le prove a Fort Benning – Fase II
Sulla base dei risultati del novembre 2017, la gara si è ridotta a quattro appaltatori per valutare le rispettive piattaforme durante la dimostrazione di tecnologia S-MET – fase II di 12 mesi (poi ridotta a sette mesi).
La fase II prevedeva che ciascuno dei quattro appaltatori selezionati producesse 20 piattaforme da destinare a test approfonditi.
Quattro dei S-MET presentati hanno superato i test di sicurezza, la verifica manuale dell’operatore Commercial-Off-the-Shelf, la formazione del personale istruttore per lo sviluppo di tattiche, tecniche e procedure (TTP). Le prove sono state eseguire dalla 10a Divisione da Montagna e dalla 101a Divisione Aviotrasportata nel primo trimestre dell’anno fiscale 2019 per sette mesi nell’ambito della fase II della dimostrazione della tecnologia.
Le capacità future dei muli droni
Questa capacità di trasporto con muli robotici alleggerirà i soldati di parte di alcuni dei loro carichi fisici, migliorandone le capacità fisiche e cognitive. Infatti, la nuova piattaforma dronica sarà dotata di carichi modulari di missione che permettono di adattare lo S-MET a specifiche esigenze di missione come i sistemi di mobilità del genio smontati; stazioni di armi a controllo remoto; evacuazione sanitaria; uav leggeri; sistemi per la ricognizione; sistemi per l’osservazione del campo di battaglia e la designazione dei bersagli.
Per ulteriori informazioni https://www.army.mil/article/229240/robotic_mules_set_to_modernize_infantry_brigade_combat_teams
Foto: US Army